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Nello stile di una serie televisiva a carattere drammatico, Dawson's
Creek, nei suoi 6 anni di programmazione (1997 - 2003), ha raccontato,
con anche un velato e distorto umorismo, gli anni inevitabilmente
intensi dell'adolescenza di un gruppo di ragazzi. Un sorprendente
e realistico ritratto che ha raccontato il duro periodo di passaggio
che sposta ogni ragazzo e ragazza dall'adolescenza alla sua maturità.
Sicuramente una storia affascinante, che ha rapito i suoi telespettatori
come nessun altro telefilm aveva fatto sino ad oggi; perché
Dawson's Creek ha raccontato loro e non ha voluto raccontare a
loro.Quindi, il successo del telefilm è stato assicurato
da quall'argomentazione sino ad oggi tanto poco trattata perché,
erroneamente, ritenuta non interessante. Invece, è stato
proprio quel riconoscimento e quell'impersonificazione dei telespettatori
nel telefilm a fare dello stesso un prodotto di grande prestigio
e di grandissimo interesse. La stessa WB, l'emittente americana
che ogni mercoledì sera mandava in onda una nuova puntata
del telefilm, ha fondato su questa produzione il suo successo
garantendosi una grossa fetta di pubblico che da oggi la riconosce
come il miglior network per la diffusione di telefilm e di elevato
riferimento e ispirazione anche per le altre numerose emittenti
televisive di tutto il mondo (inclusa Italia 1 della Mediaset
su cui vengono mandate le puntate italiane della serie).Ma un
doveroso complimenti va fatto anche a tutta la produzione che
ha lavorato dietro a questo prodotto; primo fra tutti il famoso
Kevin Williamson. E' stato lui che ha ideato Dawson's Creek e
che, come tutti gli altri, ha costruito il suo successo attorno
ad esso. Ha lanciato timorosamente quest'opera rivelando che si
trattava di qualcosa di autobiografico, questo almeno fino a quando
dopo due anni non ha abbandonato la produzione per altri impegni
lavorativi tornando sul set solo 4 anni dopo quando la stessa
serie si avviava alla sua storica conclusione. Ma non solo. Un
doveroso complimenti va fatto anche ai produttori Paul Stupin,
Tom Kapinos e Greg Prange che insieme a tutti gli altri hanno
lavorato per la grande casa Sony Pictures Television Inc..E che
dire poi degli attori. Certo, hanno dimostrato le loro grandissime
capacità recitative in questa produzione, ma la stessa
gli ha permesso di accaparrarsi un grande posto nel panorama cinematografico
odierno in cui grandi registi se li dividono a suon di milioni
di dollari. Ed è stato proprio questo spropositato successo
a portare all'inevitabile conclusione di mettere fine alle vicende
dopo 6 anni di lavori. Il cast era troppo attratto dalle nuove
proposte e di restare a fare felici i milioni di fans non si è
potuto.Fa lo stesso... porteremo ugualmente nei nostri cuori questa
malinconica sensazione, accontentandoci di quello che ci è
stato dato che, siamo certi, non dimenticheremo mai
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