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Il cuore del Parco dei Nebrodi ricade nel territorio di Cesarò,
che offre le aree umide più importanti: quella del Biviere,
alle pendici del monte Soro, e dell'Ancipa, a valle di monte Acuto.
Mentre la folta presenza nel territorio del cavallo sanfratellano
allevato allo stato brado, delle greggi di pecore, delle mandrie
di mucche, delle famiglie di suini neri bradi e delle stesse affollate
schiere di capre assicura al visitatore incontri di particolare
emozione. Essendo vietata la caccia, nella quiete del bosco e
delle radure, non è raro il caso che il visitatore si imbatta
nella volpe, nella lepre, nella coturnice, nei colombacci, mentre
tutt'intorno è uno sfrecciare di gazze,ghiandaie e cornacchie.
Tra gli itinerari escursionistici di maggior interesse paesaggistico
e naturalistico consigliamo la visita a monte Soro e al lago Biviere.
Per raggiungere la prima meta si deve percorrere la statale 289
in direzione nord per circa 18 Km - quasi sempre nascosti dai
bellissimi boschi prima di cero, poi di cerro misto a faggio,
quindi di solo faggio - e si arriva al bivio di Portella Femmina
Morta. A questo punto, lasciata la strada statale per S. Fratello,
si imbocca a destra una strada sempre asfaltata che si percorre
per circa 1400 metri, allorché si incontra un altro bivio.
Salendo per quasi 4 Km si raggiunge la cima di monte Soro a quota
1847 metri da qui si offre alla vista uno spettacolo indimenticabile
e al cuore sensazione che avvicinano all'infinito.
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